
Chi siamo?
Who we are
Perchè nasce Maco?
Maco nasce nell'intento di creare bei momenti e ricordi intorno al cibo cinese e/o giapponese e bubbletea in più contesti diversi, che sia a casa in compagnia di amici o in pausa pranzo in ufficio. Piccola premessa: oggi giorno la qualità del cibo è pressoché presente in tutti i locali giapponesi/cinesi, gli stessi AYCE offrono qualità di materie prime non indifferenti, ma allora Maco in cosa si differenzia? Maco punta certamente alla qualità delle materie prime, ma ciò che lo differenzia è la preparazione di tali materie, utilizzando metodi diversi, strumenti innovativi e lo studio che c'è dietro ad ogni piatto. Siamo fortemente legati alle due culture che offriamo al nostro locale, ma siamo anche sempre "sperimentatori" curiosi di sapere come utilizzare anche gli ingredienti stagionali intorno a noi.
Marco
IL NOSTRO SUSHI CHEF Marco è il nostro principal sushiman, tutta la sezione giapponese del menù è opera sua. Classe 1996, da bambino sognava di diventare meccanico e truccare le auto come nella saga di "Fast and Furious" tuttavia per necessità e quasi costretto dalla madre, all'età di 18 anni, entra in contatto con il mondo della cucina giapponese per dare una mano all'attività di famiglia. La sua indole perfezionista lo porta a documentarsi e a studiare da autodidatta il mondo della cucina per poi innamorarsene profondamente.
Dong Xue Shu
IL NOSTRO CHEF Dong Xue Shu, detto "Alberello" è il nostro chef. La nostra cucina è il suo regno, luogo dove i piatti della cucina cinese incontrano tradizione e innovazione.
Nato in Cina nel 1986, arrivato in Italia alla ricerca di una qualità di vita migliore, porta con sé più di un ventennio di esperienza culinaria che spazia dalla cucina tradizionale cinese a quella riadattata nei contesti occidentali.
Nancy
LA NOSTRA FAKE BARTENDER Nancy la nostra fake bartender, affascinata fin da adolescente al mondo del mixology, inizia a sperimentare in casa cocktail fruttati a base di succhi e grenadin. Durante i corsi formativi sulla miscelazione degli alcolici, fa una scoperta al quanto spinosa, non è portata nel reggere l'alcol. Una bartender astemia un paradosso al quanto divertente. Decide di mettere da parte gli alcolici e inizia a studiare una bevanda molto nobile nella sua cultura d'origine, il tè. Si avvicina così sempre di più al bubbletea, miscela di tè, con frutta e sciroppi, che essa definisce cocktail analcolici a base di tè.